Alimentazione in menopausa
La dieta nella menopausa deve soddisfare tutti i fabbisogni necessari e garantire alla donna un buono stato di forma generale.
Il climaterio, periodo che abbraccia tutto il periodo perimenopausale, è un passaggio cruciale nella vita di ogni donna scandito quasi sempre da importanti modificazioni fisiche e psicologiche dettate dalla cessazione dell'attività ormonale.
È proprio in questa fase delicata che ci troviamo di fronte a una tendenza ad accumulare grasso corporeo, soprattutto nel distretto addominale, senza aver modificato eccessivamente la propria alimentazione. L’inizio della menopausa comporta in media un calo della spesa calorica giornaliera di circa 130 kcal che si traduce in un aumento del grasso corporeo con conseguente aumentato rischio cardiovascolare e tumorale (mammella,endometrio e ovaio) cui si aggiunge un profondo disagio psicologico per le modificazioni delle forme corporee che assumono un aspetto più di tipo “maschile”.
Un altro disturbo tra i più importanti (ed anche più conosciuti) relativo alla carenza estrogenica è l'alterazione della calcificazione ossea che, se trascurata (o in presenza di altri fattori di rischio), può sfociare nell'osteoporosi.
Per tutti questi motivi la dieta nella menopausa DEVE essere programmata tenendo in considerazione tutte le modificazioni fisiologiche e parafisiologiche che si manifestano nell'organismo femminile con l'obiettivo di ottemperare completamente a tutti i fabbisogni necessari e di garantire alla donna un buono stato di forma generale.