Terapia ambulatoriale intensiva

Per pazienti con disturbi alimentari.

79 Disturbi Alimentari: Terapia Ambulatoriale Intensiva

Da Luglio 2023 il Poliambulatorio Thuya propone anche, per pazienti affetti da Disturbi dell’Alimentazione, la terapia ambulatoriale intensiva come alternativa efficace al ricovero, per pazienti che non rispondono alla terapia ambulatoriale standard..

A chi è rivolto

  • pazienti sottopeso che hanno deciso di affrontare il recupero di peso ma non ci riescono;
  • pazienti non sottopeso che non riescono a ridurre gli episodi bulimici e il vomito autoindotto;
  • pazienti adolescenti che non possono essere ricevere un supporto genitoriale durante i pasti.

Organizzazione generale del trattamento
Durata: il trattamento può durare fino a un massimo di 12 settimane, ma può terminare molto prima una volta che il paziente sia riuscito ad affrontare con successo gli ostacoli, il trattamento ambulatoriale continua con la CBT-E standard.
Permanenza: Il programma di alimentazione assistita prevede il consumo di 3 pasti in ambulatorio (pranzo, merenda e cena).

  • 5 giorni la settimana (da lunedì a venerdì)
  • dalle ore 13.00 alle ore 19.30

Equipe: il supporto è fornito da personale specializzato e formato nella terapia cognitivo- comportamentale migliorata (CBT-E). L’equipe è multidisciplinare non eclettica formata da: medico, nutrizionista, dietista e psicologo.


L’alimentazione assistita è concordata e definita in modo chiaro e preciso con il terapeuta di riferimento sia per quanto riguarda la quantità che la qualità del cibo. Il ruolo che si richiede al paziente è attivo, non gli verrà imposto di fare nulla che non è stato concordato o condiviso, non prevede procedure coercitive o prescrittive. Ha l’obiettivo di aiutare, supportare e incoraggiare il paziente a superare le difficoltà e ad applicare le procedure e le strategie della terapia durante i pasti.
La terapia ambulatoriale intensiva permette anche di aiutare i pazienti a gestire i momenti che seguono i pasti, incoraggiando a implementare attività alternative (leggere, guardare la TV, studiare, giocare, ascoltare musica, scrivere, disegnare, etc.) con l’obiettivo di ridurre le preoccupazioni per il cibo e le forme del corpo e per gestire l’impulso ad adottare comportamenti di compenso (esercizio fisico, vomito, etc.).

Il programma prevede:

  • alimentazione assistita
  • attività alternative dopo pranzo e merenda;
  • pianificazione week-end (venerdì);
  • revisione week- end (lunedì);
  • controllo del peso settimanale;
  • un incontro settimanale con il medico;
  • un incontro settimanale con la psicologa;
  • un incontro settimanale con la nutrizionista/dietista.
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Vantaggi

Studi clinici su pazienti adulti e adolescenti affetti da Disturbi dell’Alimentazione, sia in setting ambulatoriali che ospedalieri hanno permesso di studiare l’efficacia della “CBT-E multistep”, questa ha tre livelli di cura: ambulatoriale, ambulatoriale intensivo e ricovero.

La “CBT-E multistep” offre quindi un unico trattamento in grado di curare tutte le categorie diagnostiche dei disturbi dell’alimentazione in setting di cura multipli, l’unica differenza tra i vari passi è l’intensità del trattamento, minore nei pazienti trattati con la CBT-E ambulatoriale, maggiore in quelli gestiti con la CBT-E ospedaliera.

La terapia ambulatoriale intensiva ha alcuni vantaggi potenziali rispetto al ricovero riabilitativo. I pasti assistiti possono aiutare i pazienti a superare alcuni ostacoli che non permettono loro di migliorare con la terapia ambulatoriale standard, ma contemporaneamente non dover allontanarsi dal loro contesto di vita, dovendo accedere ad un ricovero specialistico.

Inoltre, l’alto tasso di ricaduta che si verifica dopo un ricovero è probabilmente dovuto in parte al fatto che i cambiamenti avvengono mentre il paziente è in un ambiente protetto dell’ospedale e in parte a causa dell’interruzione del trattamento che tipicamente si verifica dopo la dimissione. Nessuno di questi due problemi affligge la terapia ambulatoriale intensiva perché il cambiamento si verifica mentre il paziente vive nella propria casa e le sedute continuano con gli stessi terapeuti quando il trattamento evolve nella terapia ambulatoriale standard.